Educazione musicale attiva

L’insegnamento accademico della musica si basa su un rapporto di conoscenza che privilegia lo sviluppo delle capacità intellettuali, logiche ed analitiche, ponendo poca attenzione all’aspetto percettivo globale.

La musica è un’attività umana, creata dall’uomo per l’uomo, nata da un bisogno emozionale e comunicativo e quindi radicata nei ritmi del corpo e nel movimento.

Per questo la comprensione della musica non può essere solo puramente cerebrale, ma passa anche attraverso una relazione di coscienza immediata e sintetica, in cui l’attenzione si sposta dall’oggetto in sé alla relazione che il soggetto stabilisce con esso.

La teoria musicale si apprende partendo dalla pratica: l’analisi e la codificazione di un elemento musicale avvengono soltanto dopo averlo sperimentato e studiato attraverso il movimento. Le attività svolte durante le lezioni intendono sviluppare l’ascolto interiore e la capacità di sentire, interiorizzare e proiettare pensieri musicali.

Il movimento che “mostra” la musica non è stereotipato, rigido, sempre uguale a se stesso, ma possiede la duttilità necessaria per potersi continuamente adattare ad essa. Questo richiede all’allievo un alto grado di concentrazione e attenzione sia al fenomeno sonoro sia a se stesso. L’ascolto si affina, la massa sonora non è più un tutto indistinto, ma comincia a prendere una forma e un significato che posso analizzare, capire, interpretare ed esprimere.

Il corso si articola in differenti livelli distinti in base all’età e alle eventuali esperienze musicali precedenti degli allievi.

Docenti

Elena Lunghi
Educazione musicale attiva

Elena Lunghi

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